2018.10.15 Ottobre d’oro – Impressionante serata del duo Crepaldi-Bruni

Der Neue Tag, 15 ottobre 2018

Pianoforte e Violino come partner virtuosistici

“Ottobre d’oro”:
Impressionante serata del duo Edoardo Bruni – Ivo Crepaldi alla Oberpfälzer Künstlerhaus

Di Reinhold Tietz

Schwandorf. Ci fossero stati anche più ospiti, avrebbero trovato spazio e sarebbero stati soddisfatti – perché: per dirlo fin d’ora, gli spettatori hanno goduto di una serata concertistica di “classe extra”. Christoph Soldan, direttore artistico del festival, presenta il pianista e compositore Edoardo Bruni e il violinista Ivo Crepaldi.

Iniziano il loro concerto con la “Sonata n. 1 per pianoforte e violino in Sol maggiore” op. 78 di Johannes Brahms. Con le prime note, colpisce il modo in cui il violinista produce i suoni del suo strumento e quanto essi si sentono caldi nella sala. Il primo movimento dell’opera, un “Vivace ma non troppo”, vive dal fatto che, nonostante il crescere della melodia e l’intensificarsi delle sequenze sonore, il carattere amabile rimane dominante ed entrambi gli artisti si esibiscono “con anima”, come del pari suggerisce Brahms. Il movimento centrale “Adagio” è aperto dal pianoforte con una melodia cantabile, che viene poi ripresa dal violino. Entrambi gli strumentisti approfondiscono ora alternativamente ora insieme la linea melodica, fino a quando tutto svanisce nella massima tranquillità. “Allegro molto moderato” è il tempo del finale e gli artisti suonano sempre in maniera fluente, ma senza mai eccedere nel tempo.

Nella successiva “Sonata n. 2 per pianoforte e violino in La maggiore” op. 100, il primo movimento è descritto da Brahms come “Allegro amabile”, e questo è esattamente il modo in cui i musicisti interpretano la liricità delle melodie. Un “Andante tranquillo – Vivace – Andante – Vivace di più – Andante” prosegue lo stato d’animo precedente, mutando poi verso una sezione ritmico-ballabile, ed alternandosi così per tre volte. Anche il finale, un “Allegretto grazioso (quasi Andante)”, è molto melodioso e trasmette un clima rilassante.

Dopo l’intervallo segue la “Sonata n. 3 per pianoforte e violino in re minore” op 108. Brahms non vuole svalutare il violino, ma mostra esattamente come il pianoforte abbia un ruolo di partner alla pari. La terza sonata ha una tensione notevolmente drammatica. Anche nell’introduzione molto commovente “Allegro” prevale uno stato d’animo irrequieto, che perdura fino al termine del movimento. La calma profonda del secondo movimento si presenta in maniera vocale, fattore sottolineato dal fatto che il violinista utilizza spesso la corda di sol. L ‘”Adagio” è presentato da Edoardo Bruni e Ivo Crepaldi in toni meravigliosi. Il successivo “Un poco presto e con sentimento” scorre rapidamente ed è ulteriormente valorizzato dal “Presto agitato” del finale, governato da una spinta tempestosa, che si alterna con momenti melodici più tranquilli. Nel complesso, gli artisti presentano perfettamente le esigenze sia musicali che virtuosistiche.

Il concerto si conclude con un’opera di Edoardo Bruni, “Tema e trasmutazioni modali” per violino e pianoforte. Bruni sottolinea in anticipo che non vuole creare musica atonale o minimale, ma vuole combinare scale e modi nella maniera più libera possibile. L’opera contiene un tema che viene presentato ancora e ancora in maniera sorprendentemente sempre nuova in 12 varianti ora più virtuosistiche ora più musicali. Entrambi i suonatori si mettono all’opera con grande dedizione e impegno totale.

Come bis, viene eseguita la prima delle “Tre danze ungheresi” di Edoardo Bruni, a conclusione di una serata musicalmente coinvolgente.