2013.02.18 Gli ascoltatori si sono lasciati completamente catturare dal fascino e dalla forza del ritmo

Quando la musica diventa gioia di vivere:
ospite al Castello Altenstädter il trio Garnerama con un jazz che risveglia il buon umore

PEGNITZ – Cosa hanno in comune il Castello di Altenstädter e il Blue Note di New York? A dire il vero, a prima vista molto poco. Se però si osserva meglio, allora si trovano delle somiglianze: da un lato uno splendido jazz che mette il buon umore, dall’altro delle prelibatezze che rendono il tutto perfetto.

Il trio italiano Garnerama è stato ospite venerdì sera della cittadina dell’Alta Franconia e ha saputo servire un gustoso menù musicale, mentre la coppia Wellhöfer ha viziato gli ascoltatori dal punto di vista culinario con dell’eccellente vino e degli squisiti bocconcini sia durante l’intervallo ma anche prima e dopo il concerto.

Ciò che lega Edoardo Bruni (pianoforte), Peter Lanziner (contrabbasso) e Giorgio Perini (batteria) non è solo l’attività di insegnamento alla scuola musicale Giudicarie di Trento ma anche il loro interesse per diversi generi musicali. La musica classica e il jazz non si escludono a vicenda e di questo il trio ne ha dato prova in modo convincente. Il programma prevedeva l’esecuzione di brani jazz scritti da compositori degli inizi del XX secolo fino all’epoca contemporanea soddisfacendo così qualsiasi desiderio.

Il trio italiano ha dato il benvenuto al pubblico con pezzi di Duke Ellington (1899-1974) e di George Gershwin (1898-1939) rapendolo subito e trasportandolo nei club di New York degli anni ’30 e ’40. E immediatamente l’atmosfera fredda del Castello Altenstädter ha lasciato il posto a più calde notti di jazz, suonato senza interruzione.

Durante l’intervallo sono stati eseguiti brani di Tom Jobim (1927-1994) e di Stefano Bollani (anno 1972), apprezzati dal pubblico cha ha iniziato a ondeggiare allegramente e a canticchiare piano fra sé. A seguire le composizioni di Edoardo Bruni (anno 1975) e di Claude Bolling (anno 1930).

Gli ascoltatori si sono lasciati completamente catturare dal fascino e dalla forza del ritmo, dondolando e battendo il tempo, si sono lasciati trasportare dalla musica che però non è solo musica, ma è una gioia di vivere molto speciale.

E per quelli che finora del jazz conoscevano poco, ma che vi si sono abbandonati piuttosto rapidamente in questa serata, il trio ha offerto un menù musicale prelibato, rendendo omaggio a Dave Brubeck (1920-2012) e a Paul Desmond (1924-1977). Anche i meno appassionati di jazz hanno riconosciuto i pezzi “Take Five”, “Unsquare Dance” e “Blue Rondo à la Turk”. Naturalmente il pubblico ha chiesto numerosi fuori programma.

Info: Take Five e Blue Rondo A La Turk sono stati provati per l’album Time Out del 1959. Una particolarità di questi brani sono i tempi, Take Five in 5/4 e Blue Rondo à la Turk in 9/8.

Didascalia foto: Il trio Garnerama ha affascinato gli ascoltatori ricreando l’atmosfera dei club di New York nel Castello Altenstädter con ritmi e melodie jazz davvero splendidi, semplici ma allo stesso tempo entusiasmanti.

Traduzione: Francesca Leoni