Edoardo Bruni: Bravura e maestria

Un vertice dell’arte barocca delle variazioni

Edoardo Bruni ha ricevuto un grande applauso eseguendo le Variazioni Goldberg nel Castello di Unternzenn

UNTERNZENN. – Le Variazioni Goldberg (musica: Johann Sebastian Bach) suonate al pianoforte (a coda) da Edoardo Bruni nell’aranceto di Schloss Unternzenn sono tra le opere più amate nella letteratura per tastiera di tutti i tempi. Esse sono uno dei vertici dell’arte barocca delle variazioni e si distinguono per la loro sistematica struttura complessiva. Le variazioni, che hanno preso il nome da Johann Gottlieb Goldberg, sono allo stesso tempo odiate e amate dai pianisti. Esse esigono dagli interpreti una competenza tecnica immensa e rappresentano per gli esecutori una vera sfida. Un compito che Bruni ha svolto con bravura e maestria nella cornice degli “Orangerie-Konzerte” (concerti nell’aranceto) e per il quale è stato sommerso da una lunghissima ovazione dell’esperto pubblico. Nell’arco di tempo di 80 minuti Bruni ha interpretato, con un personalissimo, profondo intento, uno dei più grandi e complessi capolavori della letteratura per tastiera.

L’artista italiano è insieme pianista e compositore. Ha ottenuto il diploma di pianoforte con lode nei Conservatori di Trento e Rotterdam, studiando (pianoforte) con Maddalena Giese e Aquiles delle Vigne, e ha perfezionato le sue competenze con Lazar Berman, Arnaldo Cohen e Andras Schiff. Il Maestro ha conseguito inoltre il diploma di Composizione con lode presso il Conservatorio di Trento, sotto la guida di Armando Franceschini, Cosimo Colazzo, Carlo Galante, continuando poi con Alexander Mullenbach, Luis Bacalov e Azio Corghi. Si è laureato in Filosofia all’Università di Padova e ha conseguito il Dottorato in Scienze della Musica presso le Università di Trento e di Parigi, assieme ai conservatori di Vicenza, Verona e Padova, e oltre a ciò è direttore artistico in diversi festival musicali.

Goldberg era cembalista da camera del conte Kayserling, e allievo di Bach. Nel 1741 pregò il suo maestro di scrivere alcuni pezzi per pianoforte per il suo datore di lavoro (Kayserling). Dal questa richiesta ebbero origine le 30 Variazioni e due Arie su un tema tratto dal libretto di appunti di Anna Magdalena Bach. Trentadue piccoli gioielli, che formano un’opera monumentale dell’architettura musicale.

HELMUT MEIXNER
2024.06.18, FLZ Fränkische Landeszeitung